#### Il Silenzio È Cosa Viva - Chandra Livia Candiani (highlights)
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> **Il Silenzio È Cosa Viva** de _Chandra Livia Candiani_
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La meditazione, come la poesia, è una memoria. Memoria d'essere. (Page 27)
#vipassana #favorite #meditation
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Siddharta passa sette anni nella foresta a studiare se stesso, a meditare. Infine, contempla la verità della sofferenza, delle sue cause, della sua estinzione e del percorso di liberazione e si risveglia. Allora, cammina fuori dalla foresta, verso gli uomini. Incontra un uomo che, vedendolo luminosissimo, raggiante, lo avvicina e chiede: «Sei un dio?» «No», risponde il Buddha. «Sei un essere angelico allora?» «No», risponde il Buddha. «Un dèmone?» E al suo ennesimo diniego: «No, – risponde il Buddha, – io sono sveglio». (Page 31)
#dhamma #favorite
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Da Questa è l'acqua di David Foster Wallace: «Ecco un'altra cosa vera. Nelle trincee quotidiane della vita da adulti l'ateismo non esiste. Non venerare è impossibile. Tutti venerano qualcosa. L'unica scelta che abbiamo è che cosa venerare. E un motivo importantissimo per scegliere di venerare un certo dio o una cosa di tipo spirituale che sia Gesú Cristo o Allah, che sia YHWH o la dea madre della religione Wicca, le Quattro Nobili Verità o una serie di principi etici inviolabili - è che qualunque altra cosa veneriate vi mangerà vivi. Se venerate il denaro e le cose, se è a loro che attribuite il vero significato della vita, non vi basteranno mai. Non avrete mai la sensazione che vi bastino. E questa la verità. Venerate il vostro corpo, la vostra bellezza e la vostra carica erotica e vi sentirete sempre brutti, e quando compariranno i primi segni del tempo e dell'età, morirete un milione di volte prima che vi sotterrino in via definitiva. Sotto un certo aspetto lo sappiamo già tutti benissimo: è codificato nei miti, nei proverbi, nei cliché, nei luoghi comuni, negli epigrammi, nelle parabole; è la struttura portante di tutte le grandi storie. Il segreto consiste nel dare un ruolo di primo piano alla verità nella consapevolezza quotidiana. Venerate il potere e finirete col sentirvi deboli e spaventati, e vi servirà sempre più potere sugli altri per tenere a bada la paura. Venerate l'intelletto, spacciatevi per persone in gamba, e finirete col sentirvi stupidi, impostori, sempre sul punto di essere smascherati. È così via». (D. F. Wallace, Questa è l'acqua, Einaudi, Torino 2009, p. 150) (Page 35)
#favorite
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La maggior parte di noi inizia un percorso meditativo in cerca di pace. Ma ben presto ci accorgiamo che quello con cui entriamo in contatto è il caos della nostra mente e la ristrettezza del nostro cuore. La pace non è la quiete, è piuttosto l'accoglienza dell'irrequietezza. La meditazione buddhista di visione profonda è un percorso che porta a guardare in profondità fino a vedere in trasparenza la condizione umana, non solo la propria, ma quella che attraverso le miriadi di differenze ci accomuna. (Page 38)
#dhamma #vipassana #meditation #favorite
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La parola pāli da cui proviene è sati, che è ricordare, riportare al cuore. La parola "consapevolezza" è una bella traduzione, perché ha a che fare con il sapere-con, sapere insieme.
La consapevolezza non ha un proprietario, è una facoltà umana condivisa, non basta sapere, è necessario sapere di sapere, con-sapere, ed essere consapevoli ci accomuna, la consapevolezza è di tutti e di nessuno. Se davvero sono consapevole, non c'è piú io, c'è solo puro conoscere senza proprietario. (Page 40)
#dhamma #favorite
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Sono seduta e seguo umilmente e con pazienza il respiro perché so che pensare non dà soluzioni, solo aggiunge nuove narrazioni all'autonarrazione e la narrazione non è la vita. La voce dell'autonarrazione non è nostra, è convenzionale, antenata, è strategia di sopravvivenza. La postura è esporsi all'essere. Dunque, sedersi in meditazione, accogliere in silenzio il respiro, conoscere senza pensare, è un gesto politico. Ha una portata collettiva indelebile, mi trasforma e con me trasforma tutto il mondo attraverso il cambiamento del mio atteggiamento verso ogni fenomeno con cui entro in contatto, non solo mentre medito, la meditazione formale non è che una palestra, un laboratorio, ma sempre e ovunque, nella vita quotidiana che è l'unica che c'è. (Page 42)
#silence #vipassana #favorite
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Scrive Italo Calvino in Collezione di sabbia:
«Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi»¹.
¹ Calvino, I. *Collezione di sabbia*, Mondadori, Milano 2002, p. 183 (Page 70)
#walking #favorite
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**Ricordati di essere vivo**
La consapevolezza ricettiva apre alla vita
la fuga nella distrazione
è un sentiero di morte
chi è consapevole è totalmente vivo
chi è distratto
è come fosse già morto¹.
¹ Dhammapada, strofa 21, in *Dhammapada per la contemplazione*, una versione di Ajahn Munindo, traduzione di Ch. L. Candiani, Associazione [Santacittarama](https://santacittarama.altervista.org/dhammapada___italiano.pdf) (Page 106)
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