#### L’universo Pensa Se Stesso? - Federico Ferrari (highlights) > [!Book]- Metadata > **L’universo Pensa Se Stesso?** de _Federico Ferrari_ > > Category: #articles > > The text delves into medieval philosophy, focusing on the work of David di Dinant, a French philosopher from the 12th and 13th centuries. David's controversial ideas challenged the conventional theological views of his time, suggesting a radical connection between thought, matter, and God, leading to implications such as the coexistence of good and evil within God. The narrative also explores the concept that the universe itself is capable of thinking, with implications for traditional theological and anthropocentric views, questioning the role of God and humanity in the cosmic order. Through intricate philosophical arguments, the text challenges readers to consider the idea of the universe as a self-thinking entity, where matter itself engages in the process of thought and self-awareness. > > → https://antinomie.it/index.php/2023/01/02/luniverso-pensa-se-stesso/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=luniverso-pensa-se-stesso > > ![rw-book-cover](https://antinomie.it/wp-content/uploads/2022/12/eclipse-due.jpeg) Per la semplice ragione che nella storia del pensiero, non solo vi sono possibilità che sono rimaste per molti versi impensate, ma anche perché il pensiero non smette mai di essere in potenza, di essere cioè aperto alla sua possibilità ulteriore, alla sua possibilità di essere pensato come se fosse la prima volta. ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gqew84bkv8mfzcj38nhw8qf5)) #philosophy --- David ... enuncia la scandalosa coincidenza tra pensiero, materia e Dio, ri-disegnando, in questo modo, i confini di una concezione panteistica del mondo. Si può immaginare, oggi certo con fatica, come il postulare l’identità di Dio e materia significasse, in quel frangente del tempo, mettere in discussione l’intera struttura della Genesi e della creazione del mondo; significasse, cioè, minare alle fondamenta il senso del mondo. Se, infatti, Dio e materia sono la stessa cosa, allora viene a cadere l’idea di un principio primo che, in quanto artefice originario, creerebbe un mondo, abbandonandolo poi al suo destino o, a seconda della visione teologica adottata, governandolo attraverso un proprio disegno imperscrutabile. --- La conseguenza più eclatante dell’identità tra Dio e materia è che il manifestarsi di un Dio che coincide con il mondo porta con sé l’apparizione di un Dio che contiene in sé anche il Male del mondo (oppure, nella sua forma più radicale, un tale Dio si pone al di là delle stesse categorie di Bene e di Male). ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gqewp39ze4hkx3dgrd7ez6dz)) #philosophy --- Quello di David è, dunque, un Dio costituito dall’imperfezione della materia e che oscilla tra la volontà di forma, per mezzo di una Mente a sua volta universale e senza un Soggetto (una *Mens* assai prossima, come ricorda Dattilo, al *Nous* averroista), e l’informe della materia. ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gqn4zc68jbjvvx20nq548tg4)) #mind --- Dattilo, che in due recenti libri (*[Il dio sensibile](https://neripozza.it/libri/il-dio-sensibile)*, 2021, e *[La vita che vive](https://neripozza.it/libri/la-vita-che-vive)*, 2022) ha sostenuto la necessità di un “nuovo” panteismo, si chiede se le parole di David possano ancora risuonare in un’epoca, la nostra, in cui “la mente si riduce, per noi, a una serie di operazioni cognitive racchiuse nella calotta cranica, con qualche misterioso rapporto con il corpo e con l’ambiente intorno; la materia è una precaria aggregazione di atomi, sempre in procinto di dissolversi, che si lascia conoscere solo attraverso una serie di calcoli statistici; Dio è morto – e a lui si è sostituita una povera ingloriosa immagine umana, sempre più civilizzata e socializzata, che usurpa più o meno tutte le religioni, anche quelle laiche, che siano storicistiche o scientistiche”. ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gqn50wfby9ef74thmn36abxr)) #dhamma #spirituality #favorite --- Max Planck, che sicuramente di materia e di aggregazione di atomi se ne intendeva, nel 1944, scriveva “avendo dedicato tutta la mia vita alla scienza più lucida, lo studio della materia, posso affermare questo sui risultati della mia ricerca sull’atomo: la materia in quanto tale non esiste! Tutta la materia trae origine ed esiste solo in virtù di una forza che fa vibrare le particelle atomiche e tiene insieme quel minuscolo sistema solare che è l’atomo […]. Dobbiamo presumere che dietro questa forza esiste una Mente cosciente e intelligente. Questa Mente è la matrice di tutta la materia.” ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gqn52wmwm96vwn7nsc1ysd3z)) #spirituality #dhamma #favorite ---