#### Il Controllo Dei Corpi: Il Carcere Di Sant’Agata - ISREC BG - Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea (highlights)
> [!Book]- Metadata
> **Il Controllo Dei Corpi: Il Carcere Di Sant’Agata** de _ISREC BG - Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea_
>
> Category: #articles
> Document tags: #bergamo #body #Italy #memory
>
> La prima puntata della nostra rubrica non poteva che essere dedicata all’ex-carcere di Sant’Agata: per l’Isrec non è solo un tema di storia, ma anche un impegno civile per la salvaguardia e la valorizzazione di un luogo della nostra città.
>
> → http://www.isrecbg.it/web/?p=8669
>
> 
Il controllo di un territorio passa sempre per il controllo dei corpi che lo abitano: l’Europa nazifascista è un’Europa che esercita un attentissimo controllo dei corpi e ne organizza la loro messa in scena al servizio del potere. Nella Seconda guerra mondiale tale politica arriva al parossismo attraverso un impiego mirato della violenza. Non sarà un caso se i *Banditen*, quelli che oggi chiamiamo partigiane e partigiani, da una parte vivono la loro guerra esercitando fino in fondo la libertà del proprio corpo, che significa movimento, fuga, capacità di nascondersi, elementi che finiranno per caratterizzare quella guerra di movimento che è stata la Resistenza. Dall’altra parte, misurano la forza del nemico, la sua logica, sui propri corpi offesi, esposti e abbandonati, perché anche la spettacolarizzazione della violenza e della morte è uno strumento di controllo del territorio. Alla luce della seconda guerra mondiale, la libertà di movimento nei nostri paesi europei dovrebbe continuare a interrogarci come una sfida lasciateci da quegli uomini e quelle donne che la esercitarono malgrado la violenza del nemico. ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gp63hhzdg7mpnvgvjwg9es0m))
#territory #body
---
Ci preme allora constatare che la prospettiva dei detenuti è chiusa: sono uomini e donne costretti in un luogo che riescono a conoscere solo attraverso la sfera limitata delle proprie sensazioni, per lo più dolorose (freddo, buio, ristrettezza, fame, dolore), senza riuscire mai ad avere una visione d’insieme. Ed è questa impossibilità che nelle loro testimonianze resta come traccia della costrizione dei loro corpi. ([View Highlight](https://read.readwise.io/read/01gp63mja8kda9858mbz630qzm))
#body #territory #freedom
---