# Antiche ricette per la preparazione dei pigmenti! > [!noteinfo] Source: [Antiche ricette per la preparazione dei pigmenti!](https://zebrart.it/pigmenti-naturali-organici-sintetici/) · #artistic_techniques #How-to #it-lang Che cosa sono i **pigmenti?** Quali sono quelli più utilizzati dagli artisti **nell’antichità?** Scopriamolo insieme! ## Pigmenti: naturali, organici, sintetici… I pigmenti sono delle sostanze che vengono utilizzate per colorare e non si sciolgono in acqua ma devono essere mescolati ad altre sostanze. Nel corso della storia, partendo già dall’antichità, gli artisti hanno utilizzato espedienti, tecniche e ricette diverse per ottenerli. Oggi basta recarsi in un negozio specializzato per trovare dei pigmenti in polvere già pronti -o, addirittura, possiamo servirci di [colori a olio](https://zebrart.it/pittura-a-olio/), acquerelli, colori acrilici e tempere già pronte per l’uso!- ma **fino a poco tempo fa gli artisti [preparavano da soli gli ingredienti delle loro opere!](https://zebrart.it/materiali-dellaffresco-calce-pigmenti-nellarte-giotto/)** Adesso entriamo nel vivo! **Nel mondo greco-romano**, infatti, le più diffuse [tecniche pittoriche erano l’affresco](https://zebrart.it/pittura-ad-affresco-tecnica/), l’encausto e la pittura a tempera. **Come era possibile ottenere i colori necessari alla realizzazione di un’opera?** ![[files/pigmenti di origine naturale.jpg]] Credits: Dan Brady ### Dipinti antichi: come venivano realizzati? Scopriamo quali pigmenti venivano usati! Il **[[../../Fragmentarium/Bianco|bianco]]** si otteneva delle argille e dalle marne, ma anche da farine fossili e dalla cerussa (**bianco di piombo o biacca**). Per ottenere la **biacca** si poteva ricorrere a vari metodi, uno dei più comuni consisteva nell’**immergere nell’aceto lastre di piombo e farle macerare per 10 giorni**. Dopo si grattava la patina in superficie e si rimetteva a macerare il metallo. La raschiatura ottenuta veniva macinata e raffinata. Inoltre **bastava cuocere il [[../../Fragmentarium/Bianco|bianco]] di piombo per ottenere anche altri colori**: il piombo, infatti, prima ingiallisce e poi vira verso il rosso (che in questo caso si chiama **minio)!** Il **nero** era ricavato dal **carbone** oppure dalle **ossa** e **dall’avorio.** Bisognava triturare ossa di animali oppure scaglie di avorio e farli calcinare (ovvero riscaldare) in recipienti chiusi. Il **nero avorio** era molto intenso ed era molto utilizzato a Creta con il nome di nero *elephantinum*. ![[files/pigmento di origine sintetica.jpg]] <span class="caption">Credit: Ben Mills, opera propria </span> Per quanto riguarda il **rosso** ricordiamo che veniva utilizzata **la rubrica,** una **terra rossa** che poteva essere ottenuta anche artificialmente, calcinando l’ocra gialla in vasi. La qualità della rubrica artificiale, tuttavia, non era all’altezza di quella naturale. Il  **minio,** di cui abbiamo parlato sopra, **era uno dei rossi più apprezzati** ma purtroppo era scarsamente resistente alla luce e agli attacchi chimici. Sinope, invece, era il nome della città da cui si ricavava la **sinopia,** una **terra di colore rosso** molto adoperata nel mondo greco-romano. Gli artisti avevano a disposizione anche **lacche rosse**, ossia **coloranti organici**: la **robbia, il sangue di drago e il kermes.** La **robbia** è una radice il cui estratto veniva anche utilizzato per migliorare il colore della porpora; il **sangue di drago è la resina di una pianta rampicante** della famiglia delle palme; il **kermes è il termine con cui si indicava un piccolo insetto da cui veniva estratto il colorante.** L’**ocra gialla** è certamente molto utilizzata e vanta una storia molto antica, ha una consistenza terrosa ed è costituita prevalentemente da ossido di ferro idrato. **Se l’ocra gialla viene “cotta” diventa ocra rossa (ematite)!** Altri pigmenti gialli erano **l’orpimento,** di colore molto brillante, e il **litargirio** che poteva essere ricavato naturalmente oppure artificialmente, per cottura di materiali contenenti alte percentuali di piombo. ![[files/blu oltremare pigmento di colore blu.jpg]] I **verdi** più usati sono la **malachite,** il **verderame** e la **crisocolla.** La malachite è un carbonato basico di rame, la crisocolla un silicato di rame. Il **verderame,** invece, **non esiste in natura e si poteva ottenere usando aceto** (sottoforma di vapore o liquido) e **lastre di rame**. Il rame, infatti, che ha quel bel colore che tutti conosciamo, quando viene sottoposto a corrosione diventa verde. Per quanto riguarda il **blu** si ricorreva all’utilizzo del **lapislazzuli,** molto costoso, o **dell’azzurrite** che, sebbene sia una delle tonalità di blu più antiche e diffuse, non è un ottimo pigmento perché tendeva a diventare verdastro. Si tratta, infatti, di un **carbonato basico di rame** e a certe condizioni atmosferiche può anche trasformarsi in **solfuro di rame, di colore nero!** Si utilizzavano anche delle **lacche** come ad esempio **l’indaco,** tratto dalle piante Indigofere, le cui foglie venivano raccolte nel momento della fioritura e lasciate macerare in acqua, o dal **guado,** anch’essa una pianta, che però dava una tonalità leggermente meno brillante dell’indaco vero e proprio. > [!Links]